Kulu sé mama

Immemore del quotidiano il tuo pensiero
un lieve soffio di tramontana - velluto
tenue - tu che hai visto accorgersi del mondo la tua vita,
il mio primo respiro

di pianto, di colpo diventa lo stridere di verbo solido
lento ad accogliere nei timpani variazioni sillabiche a centinaia,
come materia in un dipinto di donna

troppo dissimile a celesti idealità di un solo segno,
bensì profumo intimo e reale di compiuto,

non gli stolidi frammenti nella storia degli uomini,
ma rivoluzioni di Marte nel sistema solare

è solo dopo una primavera di senso che l’animo sfoglia
la sottile privazione dei reconditi significati dell’etimo
disponendoli in formalina sotto etichette, in base alla forma;
tanto varie son le gocce che si distinguono
nel percolare dei tratti di un viso amico
la persistenza nitida dei ricordi

misurare iperboli è il solo senso di una struttura così contrita,
sì che solo in sogno ritrovo il simbolo di un concetto altro,
discendendone ogni parvenza di riflessioni concave
per ogni pur minimo granello di immenso,
parlando ai più del suo solo splendore.